Dio sul lettino

Analisi di un paziente onnipotente ma depresso.


Il sogno di ogni analista: avere in terapia Dio. Ma non per Ella, atea e madre single di un adolescente autistico. Che con il Dio della sua infanzia ebraica non ha mai avuto un buon rapporto. Tuttavia, di fronte al disagio psicologico di questo nuovo paziente, non si nega alla sfida.

Ella si trova davanti un Dio antropomorfo, tanto tanto solo, tanto tanto triste, tanto tanto bisognoso d’amore. E – diciamolo – anche tanto tanto stronzo. Stronzo e con un Ego smisurato e quasi fuori controllo, fino a scatenare l’ultima e definitiva Apocalisse. Ma pure depresso e impotente: dopo aver devastato la vita di Giobbe, Dio si è ritirato a vita privata, ha perso ogni potere e da 2000 anni non fa più nulla. Così il mondo è andato in vacca non più per causa sua, come succedeva prima, ma per colpa delle azioni umane.

Grazie anche al proprio vissuto, Ella porta alla luce i rimossi del paziente, gli rivela la ferita primordiale dell’abbandono da parte di Adamo e così lo sblocca e gli mostra che la sua impotenza è solo un’illusione. Alla fine lo abbraccia, addirittura. E lo rispedisce a far danni nell’universo.

Sipario.

Choam Goldberg

Anat Gov, «Oh Dio mio!», Giuntina


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