Tutto sott’occhio

Centinaia di siti, migliaia di articoli: come convivere con l’eccesso di informazione?


In Internet trovi tutto. Ma proprio tutto. Dall’informazione allo svago, dalla scienza al cinema. Tutto: recensioni, racconti, commenti, articoli, immagini ad altissima risoluzione, filmati antichissimi. Tutto. Perché in Internet, il media più democratico della storia dell’umanità, chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, senza filtri né censure (e sì, è proprio così, e nessun governo può farci nulla, e ci sono strumenti tecnici, anche piuttosto semplici, per fregare qualsiasi occhiuto spione).

C’è però un problema: se tutti parlano, la cacofonia diventa insopportabile. Ascoltare tutti diventa impossibile. Fuor di metafora: se esistono 100 blog che ti appassionano, come puoi tenerti aggiornato su tutto ciò che pubblicano? Certo non visitandoli ogni giorno, ché altrimenti passeresti le giornate incollato alla Rete. Come fare, allora? I feed sono la risposta: un formato semplice per la distribuzione dell’informazione, offerto ormai praticamente da qualsiasi sito Web (anche se alcuni nascondono bene i propri feed).

Come prima cosa, devi crearti un account presso un servizio che permette la consultazione dei feed. C’è Feedly, per esempio, che offre un servizio di base gratuito per 100 fonti, al quale puoi accedere anche con i tuoi account di Google o Facebook. La versione Premium, per meno di 6 dollari al mese, ti dà accesso a funzioni un po’ più sofisticate, ma la versione gratuita è più che sufficiente per far pratica con i feed e verificare se davvero ti servono. Un servizio analogo, con costi paragonabili, è quello di Feedbin.

Ammettiamo che tu abbia scelto Feedly. Nella finestra che ti si aprirà davanti, l’elemento sul quale per ora devi concentrarti è lo spazio per la ricerca, al centro della pagina. Visto? Bene, ora lascia perdere tutto il resto, apri un’altra finestra e va’ a una fonte che ti interessa. Un sito di informazione, per esempio. Oppure un blog.

Prendiamo L’Eterno Assente, per esempio. In homepage, nella colonna sulla sinistra, trovi il simbolino dei feed accanto a quelli di Facebook e di Twitter. In altri siti troverai «RSS» o «Atom» o «XML». Cliccaci sopra. Ti si aprirà una pagina con lo stesso contenuto del nostro sito, ma senza tanti fronzoli e con un grafica spartana. Addirittura, alcuni siti ti mostrano solo una pagina piena di codice incomprensibile. Non ti preoccupare: va bene così. Anzi, questa strana pagina devi aprirla solo una volta, per poi non vederla mai più. Ora devi solo copiare l’indirizzo di questa pagina: lo trovi in alto, nella barra degli strumenti del tuo programma di navigazione. Torna poi nella finestra di Feedly, incolla quell’indirizzo nel campo di ricerca e clicca su «Enter». A questo punto Feedly trova la pagina de L’Eterno Assente e ti offre la possibilità di aggiungerla ai tuoi feed. Vuoi farlo? Bene: clicca sul simbolo «+». Ora sulla sinistra ti si apre una colonna che ti chiede se vuoi davvero aggiungere L’Eterno Assente. Naturalmente tu vuoi, perciò in basso clicchi su «Add». Ecco fatto: ora L’Eterno Assente è fra i tuoi feed, messo fra gli «uncategorized». Se avessi voluto, avresti potuto inserirlo in una categoria di tua scelta: una già esistente nella tua collezione oppure una nuova, creata apposta. Adesso va’ a cliccare sulla rotellina in alto a destra, accanto al campo di ricerca, dove puoi configurare le impostazioni di Feedly. E prova a cambiare, per esempio, la visualizzazione, scegliendo «Title only». Che cosa succede? Hai tutti gli articoli de L’Eterno Assente elencati uno sotto l’altro in ordine cronologico, solo con il titolo. Se clicchi sul titolo ti si apre un’anteprima e, cliccando ancora, puoi andare a vedere la versione originale, nel sito de L’Eterno Assente.

Puoi ripetere l’operazione ad libitum, con decine, centinaia di fonti, i cui articoli compariranno in ordine cronologico solo con il titolo (o anche con un layout diverso, se nei settaggi di Feedly fai una scelta differente). Puoi suddividere e organizzare le fonti in categorie. Con un’occhiata puoi visionare tutti gli articoli di tutte le fonti di ogni categoria. Puoi leggere solo quelli interessanti, direttamente su Feedly oppure andando sul sito Web della tua fonte. Puoi selezionarne alcuni e metterli da parte fra i preferiti. Infatti Feedly ti offre anche questa possibilità, con «Saved for later». Puoi aggiungerli al tuo elenco su Pocket o su Instapaper. Puoi condividerli sui social media.

Soprattutto puoi fare tutto questo dal tuo computer ma anche dai device mobili, perché Feedly ti offre un’app sia per iOS sia per Android. Se ti accontenti di qualche decina di feed e di poche categorie, è tutto gratis. Se invece vuoi un servizio Premium, lo paghi pochi euro al mese.

Ma… attenzione! Alcuni siti Web non offrono il servizio di feed RSS. Mannaggia… e adesso? Adesso quasi sempre c’è un trucco per venirne a capo: basta immettere nel browser l’indirizzo http://dominiodelsito/feed oppure http://dominiodelsito/rss. Prova per esempio con il Corriere della Sera. Dove sono i feed? Non ci sono, pare. Se ci sono, sono molto ben nascosti. Allora prova così: http://www.corriere.it/rss/ Visto? Ora puoi scegliere i feed solo delle pagine che ti interessano. Altre fonti ti rinviano alla propria pagina globale di feed. Come Il Fatto Quotidiano, che pure non ti lascia trovare facilmente i propri feed ma che li rende disponibili con http://www.ilfattoquotidiano.it/feed/

Dulcis in fundo, i feed ti permettono di seguire anche i canali di YouTube senza iscriverti ai singoli canali e i profili di Twitter senza doverli followare. Ti basta infatti inserire fra i tuoi feed l’indirizzo del canale o l’indirizzo del profilo Twitter: ogni nuovo video e ogni nuovo tweet compariranno nei tuoi feed.

Invece non è possibile seguire i profili, le pagine e i gruppi di Facebook con i feed, purtroppo. In questo caso devi accontentarti di quello che decide di mostrarti l’algoritmo, sul quale tu non hai alcun controllo. Ha un senso, perché Facebook, dal suo punto di vista, non ha alcun interesse a consentirti di consultare il social media senza entrarci, come ti permetterebbero di fare i feed. Peccato, però.

Tutto questo sembra più difficile a dirsi che a farsi: prova e vedrai. Se per te la consultazione di molte fonti di informazione è essenziale e ne vuoi consultare tante – anche molte decine! –, allora i feed sono uno strumento non prezioso, ma perfino indispensabile. Se all’inizio, una volta per tutte, ti concentri per mezz’ora sulla configurazione dei tuoi feed e poi ti scarichi l’app, scoprirai che quella mezz’ora è stato il tempo meglio investito della tua vita. Da quel momento in poi la consultazione quotidiana dei siti ti richiederà pochi minuti, senza essere costretto a saltabeccare da un posto all’altro, nella maggior parte dei casi per non trovare niente di nuovo. Invece potrai seguire le tue fonti aggiornate con gli ultimi articoli e post sempre e ovunque, anche in mobilità, con il cellulare o il tablet. E la tua convivenza con l’informazione migliorerà di colpo, perché nella tua vita entrerà un flusso informativo continuo.

Fidati: è un piccolo sforzo iniziale, ma ne vale la pena. Per sempre.

(Il filmato qui sotto è pensato per Google Reader, che non esiste più. Ma tutti i reader alternativi, come Feedbin e Feedly, funzionano nello stesso modo.)

(Foto: LuMaxArt Linkware Image)