Galeotto fu Darwin

Katia racconta la propria Storia per «Io senza Dio»


Sono stata credente per molti anni, fin dalla più tenera età, come quasi tutti. Quando cresci con tutte quelle storie che ti raccontano e ti spacciano per vere, tu che sei un bambino ci credi, come credi a Babbo Natale o alla fata dei dentini. Sono cresciuta in una comunità dove tutti i bambini andavano all’oratorio e devo dire che sono anche stati anni molto belli, perché era l’unico luogo di aggregazione per noi bambini. Il parroco del mio paese era uno di quelli che si impegnava per aggregare i giovani, dar loro un luogo di ritrovo, uno spazio per giocare, e organizzava tutta una serie di attività come gite, tornei, il cinema della domenica. Insomma per me e le mie amiche era naturale frequentare quell’ambiente. Ovviamente andavo a Messa, frequentavo il catechismo e ho fatto i sacramenti di rito, come la Prima comunione e la Cresima. Ascoltavo le storie raccontate dal Vangelo e dalla Bibbia e ci credevo. Come potevo non farlo?

Poi iniziai a frequentare le Scuole medie. Avevo un libro di scienze molto bello e cominciai a studiarmelo per conto mio senza seguire il programma scolastico perché mi affascinava quello che vi era scritto. Quando arrivai al capitolo che parlava di Darwin e dell’evoluzione cominciarono i dubbi. Se la teoria dell’evoluzione era reale – e non vi era dubbio che lo fosse – la storiella di Adamo ed Eva era appunto una storiella? Quello fu il primo episodio che diede uno scossone alle mie convinzioni.

Col tempo i dubbi continuarono ad aumentare, soprattutto quando iniziai a leggere per conto mio la Bibbia e i Vangeli. E quella fu un’altra bella batosta. I Vangeli raccontavano ognuno una storia diversa e in alcuni passaggi si contraddicevano l’un l’altro. La Bibbia era un lungo racconto di orrori e crudeltà inaudite: ma Dio non era buono? Per un certo periodo continuai ad andare a Messa – cantavo pure nel coro –, ma qualcosa dentro di me si era spezzato. Tutte quelle prediche cominciavano a nausearmi, a non avere nessun senso. Non poteva esistere un Dio buono e onnipotente con tutta la sofferenza che esisteva nel mondo. Così pian pianino smisi di andare in chiesa.

Vivevo la religione a modo mio, credevo in un Dio che non era quello della Bibbia e dei Vangeli, ma un essere sovrannaturale che aveva creato l’universo ma che poi se ne era disinteressato. Poi però mi chiedevo: se l’universo è stato creato da un essere superiore, chi ha creato l’essere superiore? Poi sono arrivati Stephen Hawking e la teoria del Big Bang. E a quel punto è caduto anche l’ultimo dubbio. È molto più logico pensare che l’universo si sia creato da solo, piuttosto che essere stato creato da un essere superiore che non si sa da dove venga.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. Sono diventata un’atea razionalista e sbattezzata e provo un odio viscerale per il Vaticano e tutto quello che gli gira intorno. Io sono per la libertà di scelta e rispetto le credenze altrui, ma non sopporto che qualcuno voglia imporre i suoi dogmi e le sue regole anche a chi non ci crede. E purtroppo le religioni (tutte) sono fatte così. Sono convinta che il mondo sarebbe un posto migliore se fosse libero dalle religioni. So che forse è un sogno che non si realizzerà mai, ma io ci spero.

Katia

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8 pensieri su “Galeotto fu Darwin

  1. Ciao, Katia.

    Io ho preso atto del mio ateismo, da tempo latente, che ero già sposato. Mia moglie è ancora credente, e tra noi vige un esplicito accordo di rispetto reciproco. Vorrei poter dire lo stesso di mia madre, di cui capisco lo struggimento (l’inferno: un mito tossico), ma di cui tollero con gran fatica il comportamento invadente.

    Sono ormai uscito dalla palude, immunizzato da qualsiasi menzogna di natura religiosa. In quanto genitore, però, mi sono chiesto in più occasioni come difendere la prole da un eventuale indottrinamento. Inizialmente pensavo di dovermi imporre, e la cosa mi metteva a disagio in quanto non amo il conflitto. Sono poi giunto alla conclusione, e la tua storia me ne da ulteriore conferma, che basta instillare nel pargolo del semplice pensiero critico.

    In fin dei conti, a cosa è dovuta la reverenza che mi impediva di mettere in discussione tutte quelle assurdità? Perché Dio si e la fata dei dentini no? Semplice: se a crederci sono i genitori, il rischio di finirci invischiati è tanto più alto. E poi ci sono quelli più svegli che sono avvantaggiati.

    • Ciao, purtroppo non sempre funziona. Ho un nipote, ormai ventenne, che sta studiando ingegneria aerospaziale, quindi dovrebbe avere parecchio senso critico e razionalità. E invece è un fervente cattolico…. non so cosa fare x aprirgli gli occhi. Spero sempre che faccia come me e gli si illumini la me te

      • Hai provato a parlare delle Verità di fede del cattolicesimo e a chiedergli ragione della loro incompatibilità con le conoscenze scientifiche?

      • Ciao Choam, pensa che gli avevo pure regalato il libro “La realtà è magica” di Richard Dawkins e quando l’ha visto ha fatto una strana faccia….. credo i soldi più sprecati della mia vita 🙁

  2. Ciao Katia, guarda io avrei pensato ad un mondo senza religioni che si potrebbe applicare in un modo un pò drastico: ossia detto rozzamente, vuoi praticare in una comunità, chiesa o moschea etc (fuori di casa insomma)?.. Bene ti dimezzi lo stipendio/pensione o qualsiasi sussidio e la metà va devoluto ad associazioni umanitarie laiche.
    In questo modo intanto si fa un passo verso la “privatizzazione” dei culti religiosi e qualora fossero in tanti ad accettare questo compromesso, (cosa impossibile) almeno si potrà fare qualcosa di utile per la gente che soffre veramente.. Non vedo altre maniere “democratiche” per eliminare le religioni, resta un utopia. Però come te posso dire di sperarci.. Un saluto!

    • D’accordo sull’utopia circa l’eliminazione delle religioni.
      Ma se poi riuscissimo ad eliminarle, non ci saremmo liberati dai condizionamenti, perché i manovratori del potere inventerebbero “fedi” senza dio. Anzi le hanno già inventate. Tifo sportivo, nazionalismo, provincialismo, adesione agli influencer … non sono forse fedi?

      • Certo Agostino capisco dove vuoi arrivare.. Però siccome il tema è la “religione” io mesi fa pensai a questa idea.. Diciamo che mi misi (metaforicamente) la corona di RE DEL MONDO sulla testa, e mi chiesi come fare per eliminare le religioni.. La risposta che mi venne fu questa.. Sicuramente ogni cosa che hai elencato può banalmente essere raggruppata nell’insieme delle “fedi”, ma attento io con questo mio atto non voglio eliminare la fede.. Voglio eliminare l’impatto che ha sulla società, e credimi è dentro a tutto e sai perchè’? Perchè di base per quanto Biglino possa essere “un personaggio” su una cosa ha ragione: “La Bibbia è fondamentalmente la radice di tutto, da lì nasce ogni pensiero politico, ogni ideale culturale, filosofica, il sistema finanziario, è una mappa che l’uomo ha solo modificato per renderla agevole ai giorni nostri”. Ma se tu guardi come funzionano gli stati occidentali e leggi la Bibbia capisci che non c’è molta distanza.. E per “sistema occidentale” io intendo tutto, dal legale all’illegale anche le mafie hanno imparato da quel libro.. La cosa che so (o forse credo di sapere) è che quel libro condiziona ogni cosa.. Quindi abolendo già i 3 grandi monoteismi abramitici e partendo da una solida base razionalista si potrebbe costruire un mondo migliore.. Fino a quando sarà permesso suonare le campane a Festa, riunire le persone nei propri “templi” e fare proselitismo per le città, Dio (o meglio quello che loro chiamano così) avrà la meglio sul pensiero critico e sul progresso.. Ecco perchè ho pensato a come eliminare le religioni.. Per me restano il grande fondamento, è la base: religione non è solo culto per me.. Se lo fai crollare (questo fondamento) allora poi potrai anche pensare a sistemare i dettagli, ma la priorità è rendere la fede una cosa personale e sterile, e non di dominio pubblico.. Vedila un pò come uno che va in analisi.. Mica lo va a spifferare al quartiere, no? Privatizzare le religioni sarebbe come renderle molto meno desiderabili, e nel peggiore dei casi.. Beh sarebbe anche meglio.. Sai che bello vedere un prof di religione che da metà del suo stipendio per assicurare asilo ai rifugiati politici, o per sfamare dei bambini africani? Sai quanto la sua fottutissima Ave Maria sarebbe meno stridente alle mie orecchie? Sai quanto bello potrebbe essere confiscare ogni cosa al Vaticano e renderla patrimonio per finanziare diritti civili umanitari per il globo? Sai quanto costa la pietà di Michelangelo? Beh è incalcolabile.. Il che vuol dire che quel pezzo di marmo vale più di Elon Musk e gli altri 9 più ricchi al mondo.. Eh beh INCALCOLABILE è più di qualsiasi cifra se la matematica non è un opinione…. Il che significa che solo quel pezzo di marmo vale più di tutti i pil mondiali messi assieme, quindi più che a Dio la domanda va fatta alle religioni: ” NON POSSONO O NON VOGLIONO, NON POSSONO O NON VOGLIONO”… Finisco sempre col fare il populista ma va bene così.. Li odio talmente tanto che populista è il minimo che mi aspetto come vezzeggiativo, potrebbero anche dirmi di peggio che non mi offendo.. Resta il fatto che basterebbe provare il minimo sindacale di empatia per capire che siamo tutte merde.. Io compreso. Gli animali e la flora stanno avanti anni luce quanto a salvaguardia e a idea di progresso.. Nell’uomo esiste solo un guazzabuglio di parole e autosuggestioni che minano solo ad aumentare il rischio di collassare..

  3. Stavo riflettendo sul fatto che ci sono tante storie di credenti che a un certo punto si “deconvertono” e invece storie di atei che poi si convertono. I primi sono generalmente esseri razionali indottrinati dall’infanzia che poi accendono il cervello, si pongono delle domande e ragionando arrivano alla conclusione che hanno creduto in un mare di stronzate. I secondi erano atei per inedia, perché non avevano neanche voglia di pensare alla religione. Poi si trovano in difficoltà e non sapendosi tirare fuori con le proprie forze si affidano a qualcuno che lo faccia per loro. Se poi capita qualche caso fortuito e ce la fanno diventano credenti. E ti vengono a dire che credono perché “hanno sentito qualcosa”. Che differenza, eh?

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