Ivano racconta la propria Storia per «Io senza Dio»
Sono cresciuto in un ambiente cattolico ma non particolarmente bigotto. Credevo perché me lo avevano insegnato, mi sembrava normale, tutti credevano. In televisione trasmettevano film su Gesù e su Mosè, la domenica si andava in chiesa, le feste, le processioni: mi sembrava la normalità.
Nel profondo però la religione mi generava ansia più che consolazione o speranza. E io non faccio nemmeno parte di categorie stigmatizzate dalla Chiesa.
Ad esempio c’era il diavolo che poteva tentarmi, condizionare altre persone, magari pure palesarsi o possedere qualcuno. A catechismo mi avevano insegnato che, se mi fosse passato per la mente un pensiero intrusivo, si sarebbe trattato di una tentazione diabolica. È destabilizzante, se ci si crede davvero.
Poi bisogna pregare, per chiedere a un Dio onnisciente cose che sa già. Gli si chiede pietà ma, essendo lui infinitamente buono, più di quella che sta già elargendo è impossibile. E sarebbe comunque in contrasto con la giustizia, perché Dio è pure giusto. Gli si chiede protezione contro il demonio e contro gli eventi avversi, ma a un certo punto sembra quasi che, se non preghi abbastanza e succede qualcosa di brutto, è anche un po’ colpa tua.
Inoltre c’era l’inferno, nel quale era tutto sommato facile finire: ad esempio bastavano una bestemmia o un «atto impuro» senza fare in tempo a confessarsi o a pentirsi. Chi è che non pecca mai? La salvezza eterna quindi è affidata al caso: basta morire nel momento sbagliato e puff! All’inferno. Per sempre.
Che cosa diceva Gesù? La porta per il paradiso è piccola, quindi ci entrano in pochi e bisogna essere vigilanti per non farsi cogliere in fallo da Dio. Da Dio… che sa benissimo quando peccherai.
Grossa ricompensa, pene atroci, bassa probabilità di salvezza e regole tutto sommato truccate: mi ricorda molto Squid Game.
Un giorno, navigando su internet, mi imbattei in un articolo delirante che faceva un mischione di Bibbia, alieni, New age e fuffa varia. Mi sembrò assurdo. In effetti era assurdo. Siccome l’articolo faceva riferimento alla Bibbia, decisi di leggere direttamente la fonte.
Dopo aver letto i primi capitoli, l’articolo delirante di prima mi sembrò un po’ meno assurdo, nel confronto. Ma soprattutto il Dio che si delineava non c’entrava nulla con quello del catechismo: altro che perfetto! Si comportava come un umano e nemmeno troppo sano di mente. Faceva cose, si pentiva, ammazzava tutti. Alla faccia della perfezione.
Scrissi dei miei dubbi sul sito pretionline.it. Mi risposero che bisogna interpretare, sono testi antichi, l’esegesi e cose del genere. Mi misero il dubbio che fossi io a non capire bene il testo. Certamente la Bibbia è un testo antico, contiene culture diverse e antiche, non è proprio semplicissimo da leggere. Tuttavia c’erano cose talmente assurde che, al netto di tutte le interpretazioni, continuavano a non avere senso.
Cominciai a seguire Biglino, ma mi resi conto presto che la sua narrazione è piuttosto fantasiosa. Tuttavia su alcune incoerenze della Bibbia aveva ragione.
Poi durante il covid, grazie al canale Polemica in pillole che seguivo, ho scoperto Padre Kayn e successivamente Osa Sapere, L’Eterno Assente, Sapiens Sapiens eccetera. Sono stato molto felice di accedere a contenuti ben fatti e con un taglio razionale. Mi sono anche sentito meno solo con le mie idee.
La cosa che mi ha fatto proprio scattare la molla dell’ateismo è stata riflettere sull’inferno: ho concluso che è una pena sproporzionata per chiunque, anche per il peggiore degli umani. Fosse per me, non ci manderei nessuno né permetterei che qualcuno ci possa finire, quindi o io sono più buono di un Dio infinitamente buono oppure c’è qualcosa che non torna.
Anche le assurdità riguardo ai testi e alla dottrina hanno contribuito. Giusto per fare qualche esempio:
- il peccato originale che non ha minimamente senso ed è incompatibile con l’evoluzione,
- Satana che praticamente non esiste, tutta la favola dell’angelo caduto nemmeno c’è nella Bibbia,
- i Vangeli con aggiunte notoriamente false, come la chiusura del Vangelo di Marco o la donna adultera, che leggono ancora a Messa e nei quali trovano significati divini,
- il diluvio che è un racconto completamente assurdo, di terza mano, che nei miti sumeri e babilonesi aveva pure un significato diverso,
- gli ebrei che non sono mai stati in Egitto, zero prove storiche o archeologiche, praticamente favole,
- il culto mariano e dei santi che a ben vedere sarebbe idolatria, come giustamente notano i protestanti, ma tanto la chiesa ha «risolto» con un artificio linguistico, ovvero con la distinzione tra dulìa, iperdulìa e latrìa, e a livello pratico io ancora devo capire la differenza,
- il purgatorio, un’invenzione medievale totalmente assente nella Bibbia, che poi il credente medio oggi nemmeno sa come funzioni, perché ci si finisce per cose veramente, ma veramente lievi oppure per purificarsi da peccati già confessati, perdonati e assolti dopo una penitenza, a meno di non ricevere sconti con indulgenze, passaggi sotto porte sante, messe di suffragio eccetera, insomma marketing.
All’inizio pensavo che l’interpretazione della Chiesa, con una tradizione millenaria alle spalle, si basasse quanto meno su ragionamenti validi, ma mi sono reso conto che è solo un’interpretazione molto di parte, con molti bias e falsificazioni. Partono dalla loro idea di Dio e interpretano tutto di conseguenza, ma in tutto questo il testo di partenza è quasi insignificante.
A dirla tutta, non è facile liberarsi di anni di indottrinamento: ci sono cose che si annidano nella parte irrazionale della mente e ancora oggi ne avverto gli strascichi. Però ora da non credente vivo con molta meno ansia.
Dovrei forse preoccuparmi di che cosa c’è e se c’è qualcosa dopo la morte? Di sicuro non c’è qualcosa di così insensato. Se c’è davvero un Dio, dovrebbe anzi riconoscere dei meriti a chi se ne rende conto. Inoltre c’è forse qualcuno più meritevole di chi si comporta bene senza la promessa di premi o punizioni?
Ivano
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grazie per aver raccontato la tua pillola rossa… un’analisi logica e grammaticale ineccepibile, noi poveri vecchi cristiani….per disintossicarci….nei fine anni 80…era difficilissimo….rispetto ad oggi..
reputo infatti, che uno degli effetti positivi..tra i tanti negativi dei social (youtube per citarne uno) è quello di poter accedere a conoscenze e pensieri alternativi che all’epoca mia non erano così facilmente reperibili…. non c’era internet o se c’era era agli inizi…e c’erano quattro pagine web in croce più che altro seguite da poche migliaia di nerd…se volevi uscire dal guscio della parrocchia…della chiesa..della famiglia o dalla società…o anche dalla tv che era ed è riflesso della società… dovevi prendere alzare il culo…andare in biblioteca o studiare in alcune univesrità….studiare filosofia documentarsi….no..non era facile…. vi invidio
Grazie Ivano,
hai detto “A dirla tutta, non è facile liberarsi di anni di indottrinamento: ci sono cose che si annidano nella parte irrazionale della mente e ancora oggi ne avverto gli strascichi. Però ora da non credente vivo con molta meno ansia.”
Pensa che la mia, e quella di altri, è stata forgiata in questo modo, dalla nascita per trenta, quaranta (nel mio caso) o anche cinquant’anni. I riflessi per un po’ ci sono ancora, ma basta farsi le domande che tutto dopo un po’ svanisce. Nel mio caso anche avvertire una presenza, avere una vocina nella mente era automatico andare al soprannaturale. Ma anche no, solo suggestione. Ora ti servirà tempo, spero poco, per volare leggiadro.