Il cristianesimo in 2 minuti – 09/50

Il peccato originale: la punizione di Dio nei confronti di Adamo ed Eva


Al centro del messaggio cristiano c’è il fatto che siamo irrimediabilmente peccatori a causa di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden. Il loro peccato era il peccato originale, noi lo abbiamo ereditato e abbiamo bisogno di Gesù per eliminarlo.

La storia del giardino dell’Eden è una delle due storie della creazione nella Genesi. Nel racconto, Dio permette ad Adamo ed Eva di mangiare qualsiasi frutto del giardino, tranne quello dell’albero della conoscenza del Bene e del Male. Incoraggiati da un serpente, i due disubbidiscono.

4 americani su 10 considerano la narrazione del giardino dell’Eden come Storia. Se però lo si osserva con scetticismo, non si può nemmeno dire che sia un racconto coerente.

Per quanto riguarda i crimini, mangiare il frutto è un reato minore. Certo, Adamo ed Eva disubbidiscono a Dio, ma questo è il primo atto peccaminoso della loro vita. Che ne dite invece di un rimprovero? Una punizione perpetua attraverso le generazioni è sproporzionata rispetto a questo crimine. E, anche se avessero meritato la punizione, perché punire tutti i loro discendenti? Altrove la Bibbia concorda: «I genitori non devono essere messi a morte per i loro figli, né i figli devono essere messi a morte per i loro genitori; ciascuno morirà per il proprio peccato». Dio si contraddice nel suo stesso libro e mina la base del peccato originale.

Adamo ed Eva sono forse colpevoli? La conoscenza della morale in questa storia deriva dall’atto di mangiare dall’albero della conoscenza del Bene e del Male. Quindi prima di allora non potevano comprendere la morale. Incolparli per aver fatto qualcosa di sbagliato è come punire un bambino di un anno per un’infrazione morale.

Se siamo eredi della conoscenza morale di Adamo e del suo peccato, allora oggi gli esseri umani devono comprendere a fondo il Bene e il Male. Perché allora siamo così incapaci di capirlo? Non dovremmo essere tutti d’accordo? Perché gli umani del dopo-Eden sono divisi su questioni come l’aborto, il matrimonio omosessuale, l’eutanasia e la pena capitale? I cristiani non riescono a mettersi d’accordo nemmeno fra loro.

Dal momento che la Bibbia dice chiaramente che la saggezza è buona («Quanto è meglio ottenere la saggezza piuttosto che l’oro, ottenere l’intuizione piuttosto che l’argento!»), perché ottenere la saggezza è una cosa negativa? Salomone fu celebrato per la sua saggezza, eppure Adamo ed Eva furono puniti per averla acquisita.

Pensate all’illogicità di un giardino con un albero pericoloso. Dio sa che gli esseri umani non devono mangiare dall’albero, quindi dove lo mette? Insieme agli esseri umani! È vero che Dio è un genitore alle prime armi, ma alcune precauzioni sono di semplice buon senso. Perché non mettere in guardia Adamo ed Eva dal serpente o far sì che il frutto dell’albero abbia un odore sgradevole oppure mettere un muro intorno all’albero? Dio sa come creare protezioni efficaci, dal momento che mette dei cherubini con una spada fiammeggiante per tenere l’umanità fuori dal giardino dopo la caduta, quindi perché non proteggere l’albero prima?

Anche la battuta finale della storia fallisce. Dio dice: «Puoi mangiare il frutto di qualsiasi albero del giardino, ma non quello dell’albero che infonde la conoscenza di tutto. Se ne mangerai sarai destinato a morire!», ma il serpente ha ragione e Adamo ed Eva non muoiono. Né questo può essere razionalizzato dicendo che alla fine sarebbero morti, perché non sono mai stati immortali: è a questo che serviva l’albero della vita.

La storia del giardino dell’Eden funziona come favola, ma non come racconto coerente. Non solo il fatto di essere gravati dal peccato di un antenato è in contrasto con il nostro senso morale, ma la stessa Bibbia è d’accordo. Senza la colpa transgenerazionale, il peccato originale non ha fondamento e, senza il peccato originale, Gesù non aveva nulla da cui salvarci.

Bob Seidensticker


Note

4 americani su 10 considerano la narrazione del giardino dell’Eden come Storia: «Evangelicals Question The Existence Of Adam And Eve», NPR, August 9, 2011

«I genitori non possono essere condannati a morte per i delitti commessi dai figli, né i figli per i delitti dei genitori. Una persona può essere punita con la morte solo per le proprie colpe».
– Deuteronomio 24,16

Meglio la sapienza che possedere l’oro fino,
il sapere è preferibile all’argento.
– Proverbi 16,16


(09/50 – continua)

Immagine: Txllxt TxllxT (CC BY-SA 4.0) via Wikimedia

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All material on this article is copyright 2022 by Bob Seidensticker. Translation By Choam Goldberg.

5 pensieri su “Il cristianesimo in 2 minuti – 09/50

  1. Ci sono tante cose che non tornano nella favoletta dell’eden.
    Perchè dio, il minuscolo è voluto, vuole negare alle sue creature predilette la conoscenza di tutto?
    Il serpente rappresenta il male ma che ci fà il male all’interno dell’eden senza il permesso di dio?
    Se dio è immanente e sa ogni cosa passata. presente e futura sa già che le sue creature non sono così perfette per cui perchè le mette alla prova sapendo che falliranno?

    • Mistero della fede!
      Scherzi a parte, è così che rispondono sempre i bigotti. Perché è una storia così assurda, così demenziale, da non poter essere accettata da nessuno che abbia un’intelligenza media, una cultura media e un briciolo – ma anche solo un briciolo – di pensiero critico.

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