Mary racconta la propria Storia per «Io senza Dio».
Sono nata in una famiglia cattolica osservante, dove la religione era molto presente sotto tanti aspetti. Per quanto mi riguarda si è concretizzata in Scuola elementare dalle suore, catechismo, Azione cattolica, scoutismo, gruppi giovanili organizzati dai frati, lezioni alla facoltà teologica. Insomma ci ero dentro che di più non si può.
Che cosa mi ha salvato? Ho avuto la fortuna di amare le scienze, in particolare la matematica e la fisica, e di farne le mie materie di studio all’università prima e nella mia professione poi, continuando così ad approfondire gli argomenti che mi appassionano.
Questo mi ha portato a vivere e soffrire la cosiddetta dissonanza cognitiva. È stata una fase veramente penosa, perché per me la logica e la razionalità sono sempre state al fondamento del mio essere. Però a quel tempo contemporaneamente sapevo che per continuare a essere cattolica dovevo accettare tutta la serie di assurdità elencate nel Credo. Mi sentivo come una tossicodipendente che vede allontanarsi la sua droga e ancora non la vuole lasciare andare.
Il condizionamento al quale si è sottoposti fin dalla nascita è tale che impedisce di prendere in considerazione i più semplici argomenti razionali, almeno all’inizio. Poi però la ragione spinge, ti pone domande, non puoi continuare a ignorarle, anche se il condizionamento stesso ti fa addirittura sentire in colpa per il semplice fatto che le domande te le poni.
La cosa buffa è che il mio primo passo verso l’ateismo è avvenuto durante un colloquio con un prete. Ero a un ritiro spirituale e con molta esitazione gli ho detto: «A me sembra che non ci sia bisogno di Dio per essere buoni, per avere una morale». Lui onestamente mi ha risposto: «È vero». Ecco, in quel momento ho scoperto che un Dio non era necessario, e se non era necessario potevo dare via libera a tutte le altre mie domande. È stato come liberarsi dalle catene e cominciare un cammino diverso ma finalmente realistico.
È durato parecchi anni. All’inizio mi dichiaravo agnostica perché mi dicevo «Non posso sapere», poi finalmente ho capito che invece so! So che non posso dare un minimo di ragionevolezza ai vari «credo» della fede. E mi meraviglio di come le persone intelligenti che conosco abbiano del tutto rinunciato ad applicare la loro intelligenza quando si tratta di materia di fede.
Ora ho 73 anni e vivo il mio ateismo con serenità e orgoglio. Data l’età, penso spesso alla morte, ma non ho bisogno di false consolazioni immaginarie. Però ho anche molta rabbia: contro lo Stato così condizionato dalla Chiesa cattolica – che per me è un’associazione a delinquere –, contro l’indottrinamento dei bambini – lo vedo come una vera e propria violenza a dei cervelli che sono in formazione e assorbono qualunque stronzata –, contro il Vaticano e il fatto che esista, contro l’arroganza dei credenti che sono convinti di possedere la verità ma messi alle strette in una civile discussione passano alla denigrazione e all’insulto. Mi consolo constatando che le chiese sono quasi vuote, che i conventi chiudono, che gli atei aumentano. Insomma un po’ di speranza c’è.
A Choam, a Faber, a Kayn, a Illuminismo 3.0, a Sapiens Sapiens e a tutti gli altri che contribuiscono così efficacemente alla diffusione della ragione va un grande grazie: siete preziosi.
Mary
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Cara Mary….
E’ evidente che il dio abramitico é una fesseria inventata di sana pianta io ho 65 anni e sono sfuggito alla presa di questa idiozia non senza difficoltà ma ce l’ho fatta.
Il detonatore é stato l’avere in giovane età una fidanzata big8a le cui assurdità di comportamento in seno alla coppia mi hanno portato dapprima ad odiare la religione che era il muro tra lei e me e poi a riflettere come un forsennato, alla fine l’ho mollata con gran dolore ma non era possibile vivere con una donna del genere , sarebbe stato l’inferno in terra….Anch’io mi stupisco di come i fedeli possano andare dietro ad un’idiozia del genere, il problema principale é che la religione usa i fedeli come ariete ed in italia purtroppo l’influenza della chiesa é troppo presente vedasi sul dibattito del fine vita che viene bloccato dagli ipocriti baciapile
Ciao Natale, direi che la fidanzata big8a almeno è servita a qualcosa 😀
Sì, l’influenza della chiesa in Italia è vergognosa, vorrei che si potesse fare di più…
Hai fatto lo stesso mio percorso: un’infanzia full immersion nella dottrina e poi un libro di scienze mi ha aperto la mente e da lì è stato un fiume in piena. Come te mi chiedo come facciano persone che considero intelligenti a continuare a credere a tutte quelle favolette….
Ciao Katia, quello degli intelligenti credenti è un mistero per me, riescono a rinunciare a ogni razionalità quando si tratta di fede. Boh!