…per il razzismo e l’islamofobia.
Qualche giorno fa è stato pubblicato nel blog Io, ateo un articolo di Daniele Fucini dal titolo «Il (non) senso dell’UAAR per il politicamente corretto» nel quale l’autore polemizza con il blog A ragion veduta dell’UAAR per un articolo di Raffaele Carcano dal titolo «Vocabolario sintetico del politicamente corretto» e pubblicato anche sul numero 01/2021 di «Nessun Dogma». Sicché adesso io polemizzo con Daniele (e un po’ anche con Raffaele, in modo indiretto). Magari fra qualche giorno Raffaele polemizzerà con me e il cerchio si chiuderà.
In queste frasi, verso la conclusione del saggio, si trovano la tesi centrale dello storico fiammingo David van Reybrouck e insieme il fallimento di quella stessa tesi. La tesi: la democrazia elettorale è moribonda e bisognerà sostituirla con una democrazia fondata almeno in parte sul sorteggio. Il fallimento: la fiducia dell’autore nella capacità dei sorteggiati di amministrare in modo efficace la res publica.