Superata la sfida!

Ancora un apologeta. Stavolta un giovane prete. Ci prova e ce la fa.


Dopo una settimana esatta dal miserevole tentativo precedente, ricevo un email da un altro apologeta. Stavolta un prete. L’argomento è lo stesso: la sfida della teodicea. «Un altro che non avrà capito», penso.

Invece ha capito. Ha capito eccome. Non solo ha capito in che cosa consiste la sfida. Ma ha pure dato la risposta alla domanda. (E no, non è 42.) La risposta – questa risposta – è finalmente il tentativo migliore – non che ci volesse molto, considerate le ciofeche precedenti –, anzi di più: è il successo. Questo giovane prete apologeta ha superato la sfida della teodicea.

Annichilito da tanta sottigliezza filosofica e teologica, non aggiungo altro se non questo: è a preti come costui che si dovrebbe affidare l’IRC nelle scuole. Perché è della sua sensibilità, della sua cultura, della sua lucidità e chiarezza di pensiero che hanno bisogno i giovani cattolici.

Amen.

Choam Goldberg


Avvertenza:
La lingua di questo articolo cerca di conciliare l’inclusività con la leggibilità e la scorrevolezza. Nessuno si offenda quindi se evita le ripetizioni e usa il plurale sovraesteso. Ché mi spiace, ma la schwa anche no.


Qui sotto trovi la possibilità di commentare quest’articolo. Per farlo, devi
1. confermare che sei ateo/a,
2. essere consapevole che, se menti, stai commettendo il gravissimo peccato di apostasia,
3. aspettare che il commento sia approvato dall’admin.
L’approvazione dei commenti dipende dall’insindacabile e inappellabile giudizio dell’admin. Se vuoi saperne di più a proposito dei commenti, puoi consultare le FAQ.
Inoltre puoi commentare gli articoli e i post nel Gruppo Facebook de L’Eterno Assente, se ti iscrivi al Gruppo dopo aver risposto a una semplice domanda.


Potrebbero interessarti anche gli articoli di questi Percorsi:

Bambini
Cattolicesimo
Polemiche
Stronzate
Teodicea


Potrebbero interessarti anche i video di questi Percorsi:

Bambini
Cattolicesimo
Polemiche
Stronzate
Teodicea

20 pensieri su “Superata la sfida!

  1. Solamente un prete esperto, saggio, colto, bello, intelligente, simpatico e soprattutto modesto, come Padre Kain, poteva superare la sfida.
    Choen! devi assolutamente fare un video! questo è un momento epico! la sfida è stata superata! si… questo PRETE, perchè ricordiamolo, lui E’ un P R E T E !
    un prete transustanziato, ma un prete!
    io, da parrocchiano, un pò lo conosco, ma non credevo che fosse così… ABILE, nella filosofia.

  2. ergo le varie bestemmie (dio cane, dio porco, dio str*nzo, ecc.) non sono bestemmie, poiché hanno un significato diverso da quello che noi gli attribuiamo, visto che sono parole transustanziali.
    quindi, signor giudice, secondo questo ragionamento, mi dovete annullare la multa.
    PORCO DIO CANE BASTARD*.

  3. …e incomprensibile. Il dio della Bibbia non è solo buono onnipotente, onnisciente, onnipresente , eterno. È anche incomprensibile, sta nel pacchetto “Dio Abramitico” sia per i credenti che per gli atei. Non si scappa.

  4. Nella mia abissale ignoranza, mi pare che la soluzione (per quanto geniale perché utilizza in modo molto sottile sostanzialmente l’argomento della ridefinizione dei concetti teologici evitando l’inutilità del dio dei filosofi e salvaguardando il possibile interventismo divino) non risolva il problema: se dio si autolimita non è più onnipotente (perché l’autolimitazione deve essere definitiva, altrimenti è una presa per il c…lo e scade anche nell’assoluto relativismo). Quindi non è il dio abramitico. Inoltre, il dio non più onnipotente non potrebbe opporsi ad un eventuale essere di potenza finita, ma di livello superiore a a quello dell’autolimitazione di dio. E se il diavolo (per guardare dalla prospettiva dello zoo) non si fosse autolimitato?

  5. Fra credenti e il loro Dio c’è comunanza di sentire e di pensieri, “di amorosi sensi”. Sentono e pensano, loro e Lui, da pazzi scatenati, ovvero cambiano continuamente significato alle parole, cosa che in psichiatria si chiama “disturbi dell’associazione e dell’affettività” (vedi pag. 37 di “Dementia praecox o schizofrenie” E. Bleuler 1908). La capa non gli funziona, nè al Dio, nè ai suoi adepti.

  6. Quando ero piccola trascorrevo lunghi periodi a casa della nonna. La ammiravo perché, pur essendo nata nel 1901, aveva una laurea ed era molto colta in tanti ambiti. La mattina presto mi installavo per ore nel suo letto, accanto a lei che tra un caffè e l’altro mi parlava di tante cose. E anche di dio, sul quale nutriva seri dubbi. Mi fece, una volta, un discorso molto, molto simile a questo (senza gli epiteti) che mi piacque molto e fu la mia teodicea, almeno fino alla mia totale, benché molto tardiva, liberazione.
    Ecco, nonna, anche il padre è d’accordo.
    Amen

  7. Quel giovane prete (poi mica tanto) è proprio un diavolo! E poi non è quello che il dio della Bibbia dice a Giobbe? Cioè: ma tu chi CaZ2O sei per giudicare quello che faccio?

  8. 😀 😀 😀 Va’ a ciapa’ i rat Choam. E pensare che l’ho letto tutto fino in fondo, il “trattato” di padre Kayn (sempre sia lodato). Chissà se qualche prete vero o qualche cazzo di apologeta prima o poi riuscirà ad arrivare alle stesse conclusioni. Tuo, Luke Solo

  9. Grande!
    Non avevo idea che potessero esistere menti tanto lucide.
    Fa piacere sapere che l’impegno e lo studio, alla fine, danno i risultati sperati.
    Certo non è che faccia molta differenza sapere se dio non può o non vuole per quel che ne raccontano gli apologeti.
    La vera domanda è dio c’è o ci fa; siccome, come ha più volte dimostrato il buon Faber, è facile constatarne l’inesistenza, si può dedurne che non ci è quindi che ci fa.
    Dico “ci fa” per restare nell’espressione idiomatica ma la cosa non mi tange, dovrei scrivere “vi fa”.
    Comunque ci fa fare (ribadisco ad altri, non a me) cose orribili, come seguire una religione o peggio praticarla attivamente, peggio ancora farne apologetica.
    Però sono d’accordo questo giovane prete meriterebbe una cattedra e forse, pensandoci, anche un soglio; quello che fu di san Pietro.
    L’IRC per me è come la guerra: non c’è un modo pulito di farla.
    Ora mi chiedo: “cosa farai ora caro Choam”?
    Il tuo ateismo sembra non aver più senso!
    Un consiglio segui uno youtuber famosino, un certo Franchi, magari ti appassioni e ti convertirà.

  10. Lascia (poco) tempo e vedrai che gli apologeti dello zoo dei bigotti attingeranno da questa cosa e la useranno come cavallino di battaglia.

    • Ho considerato anche questo rischio prima di pubblicare l’articolo di questo giovane prete.
      Ormai però sono annichilito e, se accadesse, potrei solo annichilirmi ancora di più.
      Ma si può ridurre a un nulla ancora più nulla uno che è già ridotto a nulla?
      Mi riprometto di chiederlo al giovane prete.

  11. Padre Kayn ha proprio ragione!
    Dio è come il Marchese del Grillo, anzi è di più, infintamente di più, e tu Choam non sei neppure un ca..o. (Scusa la volgarità che è per dovere di citazione).
    Per cui piantala con questa teodicea. La logica è invenzione degli uomini che sanno poco, credono di capire parecchio e pretendono di spiegare tutto.

  12. padre Kayn lo vorrei per Papa. Commento di una lucidità e ironia senza pari. E’ riuscito dove asine loquaci, apologeti dilettanti patiti di blues, conversioni costanti, e sei noioso prof, fallirono miseramente.
    I miei complimenti.
    N.b. giuro di essere ateo fin da quando ho dodici anni e sono pure pornografo,patito del genere Nun/Bdsm.
    Necrosaluti

  13. Non resta che inchinarci devotamente a cotanta finezza teologica e intellettuale, sicuramente Sasso Patata ha ispirato padre Kayn per darci questa rivelazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Chiedendo la pubblicazione di questo commento dichiaro di essere ateo/a per quanto riguarda il Dio della tradizione abramitica. (Questa dichiarazione non vale necessariamente per chi ha scritto il testo pubblicato.)*

1. L'accesso alla possibilità di commentare è concesso solo a chi si dichiara esplicitamente ateo/a, fatta eccezione eventualmente per gli autori dei testi pubblicati.
2. Qualsiasi credente si dichiari ateo/a senza esserlo sta commettendo il peccato di apostasia. Ricorda: Yahweh/Dio/Allah ti vede sempre!
3. Tutti i commenti sono soggetti a moderazione. Fra l'immissione e la pubblicazione può trascorrere anche qualche ora. Sicché porta pazienza.