L’ateo tiepido

Stare disteso sul divano è più naturale che correre una maratona.


Esiste il credente tiepido.

Aderisce a una confessione religiosa, per esempio il cattolicesimo, ma in modo superficiale: non ha mai letto i testi sacri, sa poco dei dogmi, non si pone tante domande, più che altro frequenta i riti, ma poi nemmeno tutti e nemmeno spesso. Però continua a dirsi «cattolico». Anche se poi tromba prima del matrimonio e spesso, dopo il matrimonio, pure fuori. Anche se usa gli anticoncezionali. Anche se fa abortire la figlia rimasta incinta a 15 anni. Anche se, quando la sua mamma malata terminale chiede di essere aiutata a morire, accetta che il medico le dia una spintarella verso l’aldilà. Ma non importa: il credente tiepido si sente «cattolico». Interrogato un po’ in profondità, non sapendo che altro rispondere conclude: «Eppure io sento che esiste Qualcosa». E tanto gli basta, poiché non percepisce alcuna incoerenza o dissonanza cognitiva.

Io disprezzo il credente tiepido.

Per la verità io disprezzo anche il credente caldo, cioè quello consapevole, convinto, documentato. Fino al fanatismo che lo induce ad attivarsi per convertire gli altri o, non potendo convertirli, a negare loro dei diritti fondamentali. Io disprezzo il credente caldo, però quello tiepido lo disprezzo un po’ di più. Infatti, nella sua ignoranza e nella sua superficialità, è complice dell’istituzione criminale, del privilegio sociale, del sistema dogmatico. Senza nemmeno rendersene conto.

Ma esiste l’ateo tiepido?

Continua a leggere

Una figura di merda

Ancora. Ma lui ci è o ci fa?


Sicché alla fine l’oscuro bigotto professore di fisica umbro, il paladino della razionalità della fede cattolica, il creatore del Gruppo Facebook dall’originalissimo nome L’Eterno Presente, ha accettato la sfida della teodicea: come si giustifica in modo razionale l’esistenza di un Dio onnisciente, onnipotente e buono nonostante il Male, cioè il dolore degli esseri senzienti e in particolare degli innocenti?

Beninteso l’ha accettata a modo suo, senza seguire le regole: non ha risposto con un articolo, come era richiesto, ma solo con un breve video. E sempre a modo suo, come di consueto, ha fatto una figura di merda. Un’altra, dopo quelle già rimediate nei dibattiti.

Continua a leggere

Come gli altri, forse un po’ peggio

L’islam è uno dei tre monoteismi abramitici. E quel che ne penso io… be’, è ovvio.


Mi scrive una lettrice, Sandra:

Mi sembra molto comodo prendersela sempre solo con il cristianesimo. Sull’islam non dici mai nulla. Forse hai fifa?

Obiezione già sentita: me la fece anni fa un prete durante una conferenza. E a Sandra do la stessa, identica risposta.

Continua a leggere

Colpa, peccato, perdono

Eredità cattoliche. Ci sono persone che ci hanno costruito la sofferenza di una vita.


La religione fa danni: se non ne fossimo convinti non saremmo qui a scrivere e a leggere questo blog. E i danni sono spesso meno evidenti ma più profondi di quanto possiamo immaginare, come ci racconta Susanna Labirinto, teologa atea.


1. Senso di colpa e senso del peccato

I catechisti e i teologi usano questo accostamento per dirti che il senso del peccato va oltre la tua colpa e ti permette di riconciliarti con te stesso/a grazie al fatto che Dio ti ama. Se accetti che la tua non è solo una colpa «umana» ma che la vera ferita l’hai inferta al tuo rapporto col Padre, gioisci! La novità è che Lui ti ama comunque, ti perdona e grazie a questo perdono sei libero/a.

Cazzo.

Cazzo, cazzo, cazzo.

Non mi viene altro: cazzo, che violenza.

Continua a leggere

Due Dei

Il secondo non sarà un granché, ma senza dubbio il primo è un bastardo epico.


Marcione: teologo e vescovo cristiano vissuto nel II secolo. Ed eresiarca. Non starò a entrare nei dettagli del suo pensiero e mi limiterò a riassumerne il nucleo fondamentale: l’unico vero Dio cristiano, ovvero il Dio onnisciente, onnipotente e buono, è il Dio Padre rivelato nel Nuovo testamento attraverso l’opera di Gesù, che ha proclamato la legge dell’Amore, mentre il Dio incazzoso e violento dell’Antico testamento è un demiurgo limitato, primitivo e stronzo. Già, ma quale Nuovo testamento? Ai tempi di Marcione non è ancora stato codificato un canone definitivo. Allora lui ne propone uno semplice: una versione ridotta del vangelo di Luca e di alcune lettere di Paolo. Siccome nulla è rimasto dei suoi scritti, tutto quello che sappiamo di Marcione lo ricaviamo per via indiretta dai molti suoi critici contemporanei e successivi, fra i quali Tertulliano ed Epifanio di Salamina. Facile immaginare la loro obiettività. Ma tant’è: qui importa sapere che per Marcione il Dio dell’Antico e il Dio del Nuovo testamento non possono essere lo stesso Dio. E sai che c’è? Ha ragione lui, come capisce chiunque legga senza pregiudizi le Sacre scritture.

Continua a leggere

L’Amore di Gesù

Tutto dipende da dove lo cerchi.


Che Gesù non fosse una brava persona l’ho spiegato e documentato. Eppure viene considerato il fondatore della «religione dell’Amore». Anzi il Figlio di un Dio – e Dio lui stesso – che è Amore. Proprio lui in persona – anzi tre persone – è Amore. E giù di citazioni dal Nuovo testamento. A pescare quelle giuste però. Ché a pescarne altre, invece…

Continua a leggere